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Pertini

Primo Carnera Editore, Milano 1983.

Sandro Pertini è stato probabilmente il presidente della Repubblica più amato dagli italiani e Andrea Pazienza in questo non ha fatto eccezione. Pert (così lo aveva affettuosamente ribattezzato) diventa così il protagonista di una lunga serie di disegni, vignette, piccole storie che attraversano un lungo arco temporale e impegnano tutte le riviste con cui Pazienza collabora: a partire da Il Male e fino a Frizzer, passando dai soliti Frigidaire e Il Cannibale. Paz riserva a Pertini un trattamento di favore, differente da quello che ritagliava agli altri uomini politici - quelli che entravano nel suo radar e che sono comunque stati pochissimi – Paz era affascinato dalla personalità di Pertini, che in quegli anni si andava sempre più caratterizzando per la sua trasparenza, per la sua integrità morale, qualità che si aggiungevano al coraggio militante che aveva dimostrato durante la guerra. Pertini era un vincente e le sue qualità morali avevano fatto breccia nel disegnatore di fumetti. La simpatia era reciproca, visto che Pertini fece telefonare a Vincino per invitare Andrea al Quirinale. Vincino, però, non disse nulla a Pazienza e si presentò dal presidente della Repubblica al suo posto con Vincenzo Sparagna, cosa che Paz non gli perdonò mai.
La serie più interessante è forse quella di “Pertini il partigiano”, 33 tavole autoconclusive dove affianco al presidente-partigiano Pert troviamo la giovane spalla Paz. Il disegno è semplice e caricaturale, il registro linguistico, al solito, surreale e ricco di inventiva. Una serie a parte è quella dedicata al rapporto fra il presidente e l’universo politico a lui contemporaneo, dove Paz si concede per suo tramite giudizi trancianti su tanti protagonisti di quegli anni, ma in seguito le due serie verranno pubblicate insieme. Al di là delle storie, resta questo filo rosso di affetto che scorre per anni fra disegni, vignette e copertine e che vede come tratto comune la simpatia con cui tavola per tavola Paz racconta uno dei più grandi personaggi civili di quegli anni. Le storie su Pertini vengono raccolte da Primo Carnera Editore in un unico volume dal titolo, appunto, “Pertini” uscito nel 1983 e ristampato più volte.

F.Graziadio

EDIZIONI SUCCESSIVE

  1. Fandango Libri, Roma 2012

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Pompeo

Grifo Edizioni, Castiglione del Lago ( Pg) 1987.

Per molti “Pompeo” è il testamento artistico di Andrea Pazienza, non solo perché racconta la discesa del protagonista nell’inferno dell’eroina con taglio lucido e freddo, ma anche per i continui riferimenti e rimandi alla sua vita e alle sue opere precedenti di cui Paz infarcisce tutte le tavole. In questo caso la sovrapposizione fra l’artista e il personaggio non è solo suggerita o sublimata: Pompeo è Andrea Pazienza e la sua storia è quella dell’artista. Lo stesso autore dirà di aver messo «le viscere sul tavolo».
La struttura del racconto parte con piglio diaristico, ma il flusso narrativo vira continuamente sulle coordinate dello spazio e del tempo con continui flashback. A tratti la vera protagonista del racconto sembra essere proprio l’eroina, motore unico della giornata di quasi tutti i personaggi che si affacciano nella storia, ma la “roba” è per Paz un modo di attualizzare il disagio, per rendere universale il suo messaggio.
La lingua è piena di neologismi e suona musicale nel senso e nei rimandi. Il tono varia continuamente, rivelando tenerezze inattese e altrettanto inattese crudeltà in un continuo allargare il campo con citazioni e omaggi culturali. Un testo tanto potente di suo da avere ispirato due diverse letture teatrali.
Il tratto è ricco ma irregolare, con una discontinuità quasi voluta, ricercata. In ogni caso funzionale al racconto. La critica si è accapigliata su questa ostentata indifferenza per la forma, mal digerendo i fogli quadrettati che l’autore usava al posto dei classici F4. Altri hanno visto in questa scelta un modo per rendere l’impatto del racconto ancora più immediato e potente. Andrea, invece, non aveva dubbi al riguardo: quadretti e fogli a righe rappresentavano l’evidenza del suo disegnare un diario, tanto da lasciare sulle tavole originali indicazioni a chi avrebbe “lavorato” il libro di non cancellarle in alcun modo. Con i quadretti anticipa alcuni elementi della Street Art, applica al fumetto quello che il cinema andava sperimentando con la steadycam dopo l’intuizione di Kubrick in Shining: l’avvicinamento al personaggio attraverso soluzioni tecniche innovative. Come se i “quadretti” prendessero il lettore per mano e lo guidassero nel mondo segreto di Pompeo.
Sfogliando le quasi 130 pagine del volume si ritrovano i totem culturali di Paz (da Borges a Majakovskij passando per Paperoga) ma anche tante persone che hanno condiviso un pezzo di strada con lui. Una galleria di citazioni e passaggi autobiografici che guidano il lettore in un percorso sempre più oscuro e angoscioso. Fino alla drammatica conclusione.

“Gli ultimi giorni di Pompeo” esce a puntate su Alter Alter a partire da aprile del 1985 e viene pubblicata in volume dagli Editori del Grifo nel 1987, perché nel frattempo i rapporti con Milano Libri si sono definitivamente interrotti per contrasti insanabili, tanto da impedire la pubblicazione della conclusione della storia su Alter Alter. Dietro la decisione il timore di raccontare una storia troppo dura in un momento in cui l’Aids – sindrome all’epoca molto diffusa fra i tossicodipendenti – stava esplodendo in Italia.

F.Graziadio

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EDIZIONI SUCCESSIVE

  1. Fandango Libri, Roma 2010

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Le straordinarie avventure di Pentothal

Milano Libri, Milano 1982 e 1989.

“Le straordinarie avventure di Pentothal” è l’opera prima di Andrea Pazienza, un esordio dirompente. La storia esce a puntate su Alter Alter nel 1977 e fin dalla prima parte testo e disegni raccontano «l’autobiografismo narcisistico e il ritratto politico di una città (Bologna, ndr), il privato sfacciato e il pubblico scandaloso», come ebbe lucidamente a sintetizzare Oreste Del Buono, a cui ne dobbiamo la pubblicazione.
Alter Alter era la rivista sorella di Linus, messa in piedi da Odb per raccogliere i lavori più originali e innovativi della nuova generazione di fumettisti italiani, quelli che su Linus non avrebbero trovato spazio. E la sperimentazione grafica e narrativa de “Le straordinarie avventure di Pentothal” rivela tutto il talento di questo ragazzo di soli 21 anni, sbarcato a Bologna dal Mezzogiorno per studiare al Dams. E proprio delle avventure di uno studente del Mezzogiorno sbarcato a Bologna per studiare al Dams racconta questo volume, che vuole essere un’autobiografia scardinando la struttura dell’autobiografia; un reportage rovesciando le regole del giornalismo. La sua condizione di studente fuorisede è importante, perché Pazienza in quegli anni era parte di tutto quello che succedeva a Bologna ma ne veniva anche escluso. Era evidente la differenza con chi a Bologna c’era nato e cresciuto.
Il protagonista, Andrea-Pentothal, vive la città e con quel misto di indolenza e voglia di esserci comune a tutti gli studenti fuorisede e Pazienza descrive minuziosamente e con la stessa attenzione il microcosmo di un ventenne e gli eventi politici di un periodo storico di particolare importanza che interagiscono in un caleidoscopio di immagini vorticose e ricchissime. Un racconto che si nutre della cronaca di tutti i giorni, al punto che Pazienza, per fare un esempio, sostituisce l’ultima tavola della prima uscita su Alter (il numero di aprile 1977) per poter inserire un riferimento all’uccisione dello studente Francesco Lorusso da parte della Polizia durante i disordini che scoppiarono a Bologna nel marzo dello stesso anno. La sovrapposizione fra realtà e finzione è definitiva.

F.Graziadio

EDIZIONI SUCCESSIVE

  1. Fandango Libri, Roma 2010

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Zanardi

Primo Carnera Editore, Milano 1983.

Massimo Zanardi è il personaggio più noto fra tutti quelli usciti dalla matita di Andrea. In una intervista uscita su Linus nel 1981 Paz lo presenta così: «La caratteristica principale di Zanardi è il vuoto. L’assoluto vuoto che permea ogni azione». Un buco nero della coscienza dal viso spigoloso e dal naso sempre più adunco con il passare degli anni. Nella “sua” Bologna, “Zanna” è lo studente ripetente del liceo scientifico Fermi. I suoi inseparabili amici sono Sergio “Pietra” Petrilli e Roberto “Colas” Colasanti, ma definirli amici è forse eccessivo - tra di loro non corre traccia di umano sentimento - Più opportuno chiamarli compagni di avventure.
Nella stessa intervista Andrea traccia il confine fra la sua produzione precedente e quella che prende il via con Zanardi: «Voglio ritrovare quella matematica che mi è mancata all’inizio. E’ quest’assenza in fondo che mi ha permesso di fare Pentothal, ma ora me ne devo assolutamente discostare». E così quanto in Pentothal era onirico, discontinuo, emotivo come un ininterrotto flusso di coscienza, viene ordinato da Paz in modo del tutto nuovo. Con risultati che conquistano il pubblico.
Zanna, per molti un vero e proprio alter ego di Andrea, è un personaggio tragico e, a parte alcune storie dell’ultimo periodo, tragiche sono tutte le sue avventure, dove il nichilismo del protagonista apre scenari di droga e violenza sempre più cinici e crudeli.

La prima apparizione di Zanardi è su Frigidaire, che nel marzo del 1981 pubblica “Giallo scolastico”, seguono “Pacco”, “Verde matematico” e via via le altre, in tutto saranno 17, uscite su Frigidaire, Corto Maltese e Comic Art. La prima raccolta di storie di Zanardi è invece del 1983, per i tipi della Primo Carnera Editore. Ne fanno parte “La proprietà transitiva dell’uguaglianza” (disegnata per l’occasione), “Giallo scolastico”, “Pacco” e “Verde matematico”. Nel volume entra anche “Giorno”, dove non appare Zanna ma che sembra fare da esperimento e prologo alla svolta impressa da Andrea alla sua arte in quel periodo, complici le lezioni sul cinema seguite al Dams.

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EDIZIONI SUCCESSIVE

  1. Editrice Comic Art, serie Grandi Eroi n.20, Roma 1988
  2. Editori del Grifo, Montepulciano 1993 e 1994
  3. Baldini e Castoldi, Milano 1997
  4. Baldini e Castoldi, Milano 1998
  5. Fandango Libri, Roma 2008
  6. Fandango Libri, Roma 2008
  7. Fandango Libri, Roma 2013

 

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