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Francesco Stella

Coconino Press, Bologna 2002

Pazienza aveva poco più di venti anni quando inventa il personaggio di Francesco Stella. O forse sarebbe più corretto dire “I” personaggi di Francesco Stella, perché più che di un uomo sembra che qui si parli di una moltitudine. La sua prima “interpretazione” si deve a “Cannibale”, dove Andrea lo fa debuttare a colori nella surreale “Francesco Stella: 1936”, ma è sulle pagine di “Frigidaire” che Andrea si diverte a confondere le acque sempre di più. In un caleidoscopio di colori sgargiantissimi un ignoto narratore-critico musicale celebra la scomparsa della rockstar Francesco Stella ripercorrendone la biografia in una serie di tableaux surreali. “Francesco Stella, vita e gite” esce nel febbraio del 1981, otto tavole senza vignette, in cui il racconto è affidato alle didascalie e ricche di immagini che vedremo spesso scelte – isolate – per rappresentare il talento grafico di Pazienza.
Il volume “Francesco Stella” viene pubblicato nel 2002 dalla casa editrice Coconino, il cui direttore artistico è Igort, vecchio amico di Andrea e spassionato ammiratore del personaggio. Oltre a “Francesco Stella: 1936” e a “Francesco Stella, vita e gite” il libro ripropone anche il racconto di guerra “Aficionados”, di cui abbiamo scritto a parte. Il tenente a capo del blindato protagonista dell’avventura coloniale è infatti un ex maestro di tennis livornese che risponde al nome di… Francesco Stella. Stavolta forse nel suo travestimento più riuscito.

F.Graziadio

  

 

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